Grazie al prezioso contributo di Bitwise, il 20 marzo, nella meravigliosa cornice del Museo Luigi Bailo di Treviso, YouChainSwiss ed Arkadia Digital Advisory sono state ospitate da Luca Zanata per un evento che ha riunito oltre ottanta professionisti e imprenditori locali.
Il tema al centro della serata? “Blockchain e Tokenizzazione, un nuovo paradigma per la gestione del passaggio generazionale”.
Un argomento che, all’apparenza, può sembrare distante dal mondo reale e concreto delle aziende familiari e dei patrimoni costruiti con anni di lavoro, ma che in realtà apre a scenari sorprendenti.
Dimenticate testamenti scritti a mano, quote aziendali suddivise tra figli con litigi annessi e spartizioni di immobili che durano anni.
La blockchain – quella tecnologia tanto citata quanto poco compresa – sta portando una piccola grande rivoluzione anche nel mondo più tradizionale di tutti: quello del passaggio generazionale.
Ma facciamo un passo indietro.
Cos’hanno a che fare la tecnologia dei bitcoin con la trasmissione di patrimoni familiari? Molto più di quanto si possa immaginare.
Un registro digitale che non mente
La blockchain è un registro digitale distribuito e immutabile. In pratica, è come un grande libro mastro online in cui tutte le operazioni vengono annotate in modo sicuro, trasparente e indelebile.
Servono molti meno intermediari: la fiducia è scritta nel codice stesso.
Ed è qui che entra in gioco la tokenizzazione: ovvero la possibilità di rappresentare beni reali (una casa, una quota societaria, un’opera d’arte o un vigneto) sotto forma di token (registrati su blockchain).
Ogni token è una specie di “certificato di proprietà” digitale, che può essere facilmente trasferito, suddiviso, ereditato.
Patrimoni intelligenti
Immaginate una tipica azienda familiare, magari fondata 40 anni fa. Oggi vale diversi milioni. Con la tokenizzazione, è possibile suddividere digitalmente la proprietà in quote precise e creare regole automatiche di distribuzione (attraverso smart contract): ogni figlio riceverà i propri token in modo trasparente, graduale e tracciabile.
Lo stesso vale per una collezione d’arte, una vigna, un palazzo storico.
Il bello? Il trasferimento non avviene solo quando qualcuno muore, ma può essere programmato nel tempo: a 30 anni, al raggiungimento di un obiettivo, al compimento di una laurea. E tutto questo riducendo costi, tempi e intermediari.
Eredità senza eredi (problematici)
Grazie agli smart contract – veri e propri contratti digitali – che si auto-eseguono – in base a regole predefinite, è possibile pianificare la successione.
Una sicurezza in più per chi vuole garantire la continuità del patrimonio, ma anche per chi vuole evitare futuri conflitti tra familiari.
Un esempio concreto? Un imprenditore può stabilire che i token della sua azienda vengano assegnati ai figli solo se decidono di rimanere attivi nell’impresa.
La Svizzera è già pronta
Non parliamo di fantascienza. In Svizzera, e in particolare nel Canton Ticino, la regolamentazione è già avanti: i token che rappresentano asset reali sono riconosciuti dalla legge ed è possibile costituire società tokenizzate (anche con apporto di capitale in Cripto).
Una nuova forma di legacy
In un mondo sempre più digitale, il valore reale non sparisce, ma si trasforma. E con esso cambia anche il modo in cui lo trasmettiamo.
La blockchain non è solo per smanettoni o speculatori in criptovalute: è uno strumento concreto, moderno e sicuro per tramandare ricchezza, valori e visione del futuro.
E, forse, anche per mettere fine una volta per tutte alle guerre tra eredi. Hai un patrimonio da trasmettere e vuoi esplorare queste soluzioni?
Il futuro è già qui. E con YouChainSwiss ora parla la lingua dei token e della Blockchain.